L’Italia che cresce guarda a Nord Est. Il caso AGS: +25% nel 2016

Un anno all’insegna della crescita. AGS, azienda che opera nella subfornitura avanzata per i settori dell’elettronica e dell’elettromeccanica, ha chiuso il 2016 con un +25%; un risultato in linea con gli obiettivi e che, dopo il +30% del 2015, fa della piccola realtà con sede a Rosà (Vi) e Udine un modello di crescita e un punto di riferimento a livello internazionale.  «La crescita aziendale è stata lenta ma progressiva. Da quando nel 2004 abbiamo dato vita ad AGS abbiamo posto attenzione allo sviluppo di una struttura che potesse essere solida e in grado di recepire tutte le richieste del mercato», precisa Denis Vigo, amministratore e fondatore di AGS insieme con Renato Comelli.
Il successo però è nella filosofia imprenditoriale basata su tre principi: «Innanzitutto, una mente tutta italiana che opera in tutto il mondo con estrema capillarità e velocità. Produciamo principalmente in Cina, dove del resto viene prodotto l’80% delle schede elettroniche mondiali. A questo però abbiniamo una gestione tutta italiana: la sede centrale è in Italia, qui viene fatta la progettazione e lo sviluppo, mentre il controllo qualità viene effettuato direttamente presso le sedi dei nostri fornitori direttamente dal nostro personale». Non certo secondo, il rinnovato rapporto cliente – fornitore nell’ottica della condivisione di un progetto. Spiega: «La nostra scelta strategica è stata quella di lavorare con clienti sani e solvibili e di abbandonare quelli poco referenziati nel settore del credito. Sul fronte opposto, i clienti hanno capito l’importanza di affidarsi ad un fornitore non solamente competitivo sotto il profilo dei prezzi, ma soprattutto forte, caratterizzato una solida struttura finanziaria e capace di fornire soluzioni globali. Così si costruisce insieme il business». Terzo, uno sviluppo a 360 gradi. «L’incremento del fatturato è andato di pari passo con gli investimenti sul personale. Così l’azienda cresce, ma cresce anche il suo know-how e la sua cultura interna. Ben cinque i nuovi ingressi nel 2016, tra le sedi di Rosà e di Udine e il nostro ufficio di rappresentanza in Cina, che hanno portato l’organico a 15 persone più una decina di collaboratori esterni».
I due i settori di operatività dell’azienda – la divisione dedicata al mondo delle schede elettroniche – PCB – e delle tastiere e quella per gli stampi a iniezione e lo stampaggio di materiale plastico – hanno visto un grande sviluppo. «Nel 2016 i maggiori impulsi sono arrivati dal settore lighting perché la produzione di led coniuga l’elettronica alla meccanica e dal mercato dell’automotive e domotica della casa – aggiunge l’amministratore di AGS -. Nel complesso, tutti i settori sono cresciuti portando il fatturato a oltre 7 milioni di euro».
Il mercato di riferimento per AGS è prevalentemente l’Europa con prevalenza per Italia, Svizzera e Paesi dell’est quali Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Bulgaria «che rappresentano delle realtà interessanti per il nostro settore», precisa Vigo. «Ci stiamo aprendo in modo significativo verso la Germania e gli Stati Uniti». Oggi AGS può definirsi una realtà matura. «Abbiamo fatto vedere che siamo un team giovane con una struttura solida. Se fino a qualche anno fa i principali player internazionali ci guardavano con curiosità, oggi si avvicinano ad AGS con l’intento di una conoscenza più approfondita». Sono ottime premesse per guardare al 2017 con fiducia. Conclude Vigo: «Per dare nuovo impulso al cammino di crescita stiamo già lavorando per un nuovo assetto aziendale e potenziare la nostra rete internazionale».

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