Robot rasaerba, un mercato da 40 milioni di euro in continua crescita

Piace sempre di più la tecnologia in giardino. Il mercato dei robot rasaerba in Italia ha sfiorato l’anno scorso i 40 milioni di euro (considerando anche i servizi) crescendo di un ulteriore 7% rispetto al 2015. «Si conferma il trend dell’ultimo quinquennio; ma soprattutto si conferma la grande vitalità di un settore che, per quanto di nicchia, si sta rivelando come uno dei più interessanti dell’ambito garden», spiega Massimiliano Pez, general manager di Neumann Italia, azienda leader nelle soluzioni a impatto zero per la manutenzione del giardino che con la gamma Mission e MiniMission in soli quattro anni di piena operatività in Italia si è guadagnata un posto sul podio nazionale. «I dati del 2016 ci pongono infatti  quale terzo operatore del settore. Nel 2016 abbiamo avuto una crescita del 25% rispetto al 2015; una crescita più modesta rispetto a quanto abbiamo registrato negli anni precedenti, ma sempre un dato significativo che indica l’interesse che si sta sviluppando attorno a questi prodotti».

L’evoluzione della tecnologia, ma anche una sempre maggiore sensibilità ambientale fanno dei robot rasaerba un gioiellino di fascino ed efficienza che inizia ad erodere il mercato degli equivalenti attrezzi a motore a scoppio. «Significativi sono i trend generali di mercato – sottolinea Pez -. Al +7% dei robot, il rasaerba tradizionale ha risposto l’anno scorso con un modesto +2%, mentre quello dei trattorini è decisamente in calo (-10%). Rispetto all’Europa, i robot rasaerba in Italia hanno fatto e stanno facendo più fatica ad affermarsi, ma di certo è cambiata la sensibilità e sono venute meno buona parte delle diffidenze che ponevano dubbi sull’affidabilità e sull’efficienza delle macchine automatizzate per la cura del prato».
Del resto, la tecnologia ha fatto passi da gigante migliorando negli ultimi anni le prestazioni e la sicurezza dei robot rasaerba. «Nuovi sistemi di navigazione hanno consentito una miglior e più puntuale movimentazione sul manto erboso, permettendo l’utilizzo dei robot anche su superfici piccole e non uniformi. Inoltre, le novità sui motori hanno portato a superare pendenze che fino a pochi anni fa erano impensabili. A questo si aggiungono le evoluzioni sulle batterie al litio che consentono una maggior durata e, quindi, la possibilità di rispondere ad estensioni notevoli», spiega il general manager di Neumann Italia.
Non seconda è la crescente sensibilità ambientale. Prosegue Pez: «L’attenzione che viene data i temi dell’ambiente e del risparmio energetico trova una risposta concreta nell’utilizzo di queste macchine che sono in grado di prendersi cura del prato di casa facendo registrare importanti risparmi idrici ed energetici, abbassando l’utilizzo di fertilizzanti e concimi e riducendo a zero i livelli di inquinamento».

Il futuro è nella connessione. Assistiamo a oggetti sempre più connessi tra loro, con la possibilità di essere programmati e gestiti da remoto. Conclude: «Questo è il futuro prossimo anche per i robot rasaerba. Già oggi sono disponibili dei modelli che offrono queste possibilità. Siamo alla vigilia di una rivoluzione che ci darà la possibilità di controllare il robot del nostro giardino direttamente dallo smartphone».

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