Rifiuti, NET Spa chiude il 2017 con 200mila tonnellate raccolte e una differenziata di oltre il 65%

Circa 200 mila tonnellate di rifiuti gestiti, una quota di raccolta differenziata che supera il 65% e tariffe tra le più basse d’Italia. Sono i dati raggiunti da NET Spa, la più grande azienda pubblica attiva nell’igiene ambientale in Friuli Venezia Giulia, nel corso del 2017 con un servizio capillare che ha interessato 86 Comuni delle province di Udine e Trieste e servito una popolazione di oltre 308mila abitanti. Anche per l’anno scorso, l’azione di NET si è confermata tra quelle più economiche nel panorama nazionale: infatti, secondo l’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva 2017, a fronte di una spesa media di circa 300 euro, Udine si è classificata come la seconda città con le tariffe più basse d’Italia, subito alle spalle di Belluno.
«I risultati raggiunti sono il frutto di un’operatività calibrata e una gestione oculata, nate da un profondo confronto con gli 86 Comuni soci e con le amministrazioni locali per l’erogazione del servizio più adeguato», osserva il presidente di NET Spa Alessandro Cucchini. «Proseguiamo nella sfida di sviluppare ulteriormente la configurazione industriale, che NET ha in quanto società pubblica, puntando a consolidare e presidiare la presenza sul territorio». La raccolta fatta da NET Spa si è caratterizzata da un’estrema capillarità del servizio e da soluzioni che, nonostante la frammentarietà e le diverse esigenze che il territorio servito presenta, sono state costruite su misura. «Il risultato della raccolta differenziata, che anche l’anno scorso ha superato il 65% ci pone ben al di sopra della media nazionale, ma al contempo ci permette di anticipare gli obbiettivi europei che richiedono di raggiungere il 60% di riciclo dei rifiuti urbani per il 2025 e il 65% entro il 2030», commenta il direttore generale di NET Spa, Massimo Fuccaro.
«Nell’erogazione del servizio gli sforzi sono andati in due direzioni: innanzitutto l’efficienza per mantenere elevati gli standard. NET nel corso del 2017 ha provveduto a rinnovare e potenziare il parco automezzi senza incidere sul conto economico; inoltre ha operato per trovare la soluzione più corretta per ogni singola realtà locale – continua Fuccaro -. Con l’esclusione della città di Udine, i Comuni serviti hanno una popolazione media di 3.600 abitanti: questo ha comportato un notevole sforzo di NET nel trovare le risposte più adeguate, nel rispetto delle richieste delle amministrazioni locali e nella tutela dell’ambiente. In quest’ottica siamo andati a rinnovare e potenziare il parco automezzi senza incidere sul conto economico ». Di fatto, i rifiuti indifferenziati dal 2009 ad oggi sono più che dimezzati, passando da 123mila a 56mila tonnellate. «Non certo seconda – aggiunge il direttore generale – la sfida che riguarda l’innovazione dei processi. Il grande investimento che stiamo facendo sull’impianto di Udine, con un impegno complessivo che supera i 30 milioni di euro, ci permetterà di introdurre delle nuove tecnologie nella gestione della frazione organica per la produzione di biometano che sarà utilizzato sui nostri mezzi e l’intercettazione e la commercializzazione della Co2. Di fatto è una concretizzazione del concetto di economia circolare».

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